e 03 - eden - volume 1
Uno sguardo alla
fine del mondo
VOLUME I
Entro in una libreria: è piena di
volumi. Anche nel reparto dei fumetti la quantità di materiale è notevole.
Nell'angolo dei comics erotici, mi stupisco per il numero di albi dedicati
a questo genere. Ho un giramento di testa se penso a quanto immaginazione,
a quante illusioni ed emozioni gli autori hanno inserito in tutti questi
libri.
Entro in un negozio di CD ed è come essere in
libreria. Una montagna di pezzi. Nel reparto dedicato al rock c'è
tantissima musica: suoni simili ma differenti. E' come per i manga: i
disegni e le storie possono assomigliarsi, ma alla fine i fumetti sono
diversi.
A casa osservo lo scaffale con i miei CD. Non c'è
niente che vorrei ascoltare in questo momento. Nonostante ne possieda
centinaia, nemmeno uno può esprimere il mio stato d'animo; non c'è un
suono capace di aumentare il livello delle mie emozioni.
Senza fine. Vorrei un libro e un CD che mi
soddisfino, e vorrei buttar via tutto il resto. Per questo frequento la
libreria e il negozio di CD da più di dieci anni. Quando noto qualcosa di
nuovo le mie emozioni crescono. Poi mi accorgo che il mio animo torna a
placarsi. Qualsiasi tipo di espressione non può alimentare tutte le mie
emozioni. E' normale. Sono creazioni di altri.
Quando ho visto Evangelion ho pensato: "Hanno
fatto quello che avrei voluto fare io." Pensavo che non avrei dovuto fare
più niente: Hideaki Anno avrebbe fatto tutto al posto mio. A un mese dalla
fine della serie televisiva mi sono accorto che il mio stato d'animo era
cambiato. Non potevo dire: "Non devo fare più niente". Può darsi che
coloro che realizzano le aniparo, le parodie dei cartoni animati,
raccolgano le emozioni che scaturiscono da un'opera altrui per creare la
propria. Allora siamo sulla stessa barca.
Ho ritrovato le mie emozioni, che sono divenute parte
di Eden. Da un'opera è nata un'altra opera. Suono ancora la stessa
musica. Ma è necessario che ripeta una "buona azione", almeno finchè
continuo a crederci.
Recentemente mi sono reso conto che le mie emozioni
fuoriescono dalla mia opera.
Hiroki Endo, 16 mazo 1988 Manga 2000 - Aprile 2000
20 years later
Il mondo crudele, io ragazzo
crudele
I sentimenti
Storia completa - Day
dream
Capitolo 1 Prologo
(pp.3-118)
Il capitolo
inizia con una tecnica cara ad Endo, un'immagine isolata (di solito avvenuta in
un periodo precedente a quello della storia), estranea all'azione che verrà
ripresa e spiegata in seguito, dopo aver presentato le conseguenze dell'azione
stessa.
In questo
primo caso il procedimento è abbastanza indolore: è una scena dei genitori del
protagonista dal carattere simbolico e che fungerà da elemento ciclico con il
finale del capitolo, dove la stessa scena sarà interpretata dai due bambini,
mentre verso il centro del capitolo viene riportata tutta l'azione che l'ha
generata. In altri casi, però, l'autore usa scene meno simboliche il che rende
il procedimento poco individuabile e con ciò la narrazione perde in
chiarezza.
Il vero
inizio presenta i tre personaggi che abitano l'isola:
Enoa
(abbreviazione di Ennoia), il ragazzino; Hana la ragazzina e Rain (professor
Morris) l'amico del padre di Enoa. E' curioso, in questo inizio, il procedimento
con cui l'autore presenta i nomi dei tre protagonisti: i tre personaggi si
incontrano a due a due nelle tre combinazioni possibili e i due presenti
introducono ogni volta il nome del terzo mancante. La cosa di certo è voluta in
quanto in precedenza, in ogni incontro, i personaggi non si rivolgono tra di
loro chiamandosi per nome mentre in seguito la cosa avviene abbastanza
spesso.
In questo
capitolo avviene la maggior parte dei 'depistaggi', per esempio il fatto che non
siano soli si conosce solo a pagina 84, dopo 80 tavole, e con questo si viene
anche a scoprire la reale situazione tecnologica del mondo esterno.
L'azione è
abbastanza semplice: l'isola era la sede di un laboratorio scientifico dove
lavorava il professor Morris, amico di quel Cris Ballade che ha abbandonato la
ricerca scientifica per il mondo politico-militare e che è antrato in una
organizzazione parallela, la Propater, per salvare la moglie rapita durante
un'operazione e liberata proprio dalla Propater dietro la sua accettazione a
collaborare.
Dopo molti
anni di separazione torna al laboratorio Cris con la moglie Linda Oleek e
l'assistente Ingegnere Maya.
Nel mondo
si sono sviluppati focolai di una strana epidemia e si pensa provenga da
mutazioni di qualche arma biologica sfuggita da un laboratorio militare segreto.
Nel laboratorio, che è una struttura impermeabile nei confronti dell'esterno, il
professor Morris e il suo gruppo iniziano gli studi sulla malattia che intanto
va diffondendosi in tutto il mondo.
Dopo cinque
anni di ricerche all'interno del laboratorio, a causa della morte dei suoi
familiari l'Ingegnere Maya impazzisce e usa un robot gigante in dotazione al
laboratorio stesso, Cherubino, per uccidere molti tecnici e per dissigillare il
laboratorio, infettando così tutti.
Il dottor
Morris consegnerà a Cris i dati di un vaccino contro il virus efficace al 50% e
le prove che il virus proviene da un laboratorio statunitense.
Denuncerà
poi Cris mentre si sta dirigendo a consegnare le due cose al governo e il
vaccino risulterà falso. Cris verrà arrestato e la Propater riuscirà poi a
liberarlo quando ormai si trova in fin di vita.
Il virus
colpirà tutti gli abitanti dell'isola risparmiando solo Enoa (il figlio di
Cris), Rain (il dottor Morris) e Hana, una ragazzina la cui origine non viene
indicata nella storia.
Rain pur
essendo stato colpito dal virus riesce a sopravvivere iniettandosi il vero
vaccino, ma la malattia lo sta colpendo in modo progressivo, costringendolo su
di una sedia a rotelle e passando ora agli arti superiori.
I due
bambini vanno alla scoperta del mondo che li circonda ed Enoa scopre il corpo di
Cherubino che dopo l'incidente è stato disattivato. Il ragazzo lo rimetterà in
funzione.
Di colpo
appaiono sull'isola degli elicotteri delle Nazioni Unite: l'organizzazione sta
cercando di riportare un po' di ordine nella società mondiale prendendo il
controllo del mondo post olocausto. Della spedizione fa parte anche Cris venuto
sull'isola per vendicarsi di Rain e per prelevare i due bambini, importanti
perché hanno anticorpi naturali al virus. L'uomo dopo essersi trovato in fin di
vita è ormai trasformato in un cyborg.
Durante
l'azione la Propater assume il comando sostituendosi all'ONU, ma nel momento in
cui le forze militari stanno per prelevare i due bambini e Cris sta per sparare
a Morris, interviene Cherubino su comando di Enoa che uccide tutti.
Rimasti
soli, i tre capiscono che il loro paradiso artificiale ormai è andato distrutto
e dopo la morte di Rain i due ragazzi decidono di abbandonare l'isola portando
con loro anche Cherubino.
Il capitolo
ha una precisa struttura circolare: all'inizio appaiono il padre e la madre di
Enoa che ballano, la scena verrà ripetuta e spiegata durante la narrazione degli
avvenimenti (metà circa del capitolo) e alla fine verrà interpretata dai due
ragazzi al momento della morte di Rain allorché hanno deciso di affrontare il
mondo. Questa ciclicità immette nella narrazione un ritmo mitico ed è aiutata
anche da una fitta serie di riferimenti biblici e religiosi. Il tutto però si
rivela come una sovrastruttura ideologica di supporto rispetto all'operato e al
comportamento dei ragazzi: un mezzo per osservare la realtà e per poter creare
una scala di valori.
Nel momento
in cui l'identificazione coi propri genitori è raggiunta, si ottiene la
maturità: le strette mura dell'eden personale cadono e va affrontata la realtà
quotidiana.
"Non
abbiamo il dovere di vivere come dice la Bibbia... quindi non ci sarà bisogno di
chiamare i nostri figli 'Caino' ed 'Abele'."
Enoa che
nella prima tavola chiede com'era il padre, alla fine trova la risposta: "...era
un tizio... come un demonio." Una cosa, questa, che fa chiarezza anche sul suo
ruolo: "Se fosse stato un dio... io sarei... Adamo."
Se è vero,
come detto, che questo prologo serve soprattutto a smentire le attese che una
narrazione di questo tipo potrebbe generare nel lettore, è anche vero che è
utile per gettare delle basi solide su tutta la narrazione successiva: uno degli
aspetti più vistosi ed interessanti è la ricerca morale svolta
dall'autore.
Gli umani
adulti presentano tutti una visione propria della moralità e della giustizia che
riesce a giustificare il loro operato e i loro comportamenti anche se questi
ultimi possono portare a delle vere e proprie carneficine.
Cherubino,
il robot, è costruito per poter imitare il comportamento umano anche se nessuno
sa cosa si possa intendere per comportamento umano e quali siano le reali tracce
che lo delimitano:
ENOA:
"Se un uomo per sbaglio uccide un uomo... quell'uomo vivrà tutta la vita
con un senso di colpa. Tu... hai il senso di colpa?"
CHERUBINO: "... non lo so. Lo scopo di una IA è "avvicinarsi al
cervello umano". Per questo si crea un "frame" imitando il circuito
nervoso del cervello... dopodiché si collegano le sinapsi e si da vita a
una "neural net". Ma a questo punto subentra un grosso problema... se lo
scopo di una IA è avvicinarsi all'umanità... che cos'è l'umanità? La
risposta non la conoscono nè scienziati nè filosofi. Una sola cosa è
certa. Per sviluppare l'intelligenza l'uomo necessita di "fisico".
"situazioni" e "desideri"."
Enoa si
assumerà il compito di far ripartire il cammino verso l'umanità di Cherubino e
il robot svolgerà il doppio compito di riferimento spirituale e di elemento da
istruire per tutta l'opera. Quasi che il ragazzo con cui verrà di volta in volta
a contatto riuscirà nel processo di "umanizzazione" del robot a trovare la
spiegazione della propria umanità. Il robot svolge la doppia funzione di modello
di riferimento e di modello da plasmare, di padre e di figlio, ed ecco l'altro
aspetto importante di questa opera, il rapporto padri e figli, il rapporto della
linea genetica.
Capitolo
2 - 20 years later (pp.119-152)
Capitolo 3
- Il mondo crudele, io ragazzo crudele (pp.153-182)
Pur trattandosi di due capitoli che narrano due storie differenti e non
collegate direttamente l'una all'altra, possiamo ben dire che formano un blocco
unico ed hanno come base unificante il tema dell'incontro con la morte. La
posizione temporale viene specificata dal primo titolo, venti anni dopo gli
avvenimenti narrati nel primo capitolo, non ci sarà altra indicazione; la
posizione geografica viene indicata in modo obliquo da una frase del dialogo,
"Sarebbe meglio attraversare le Ande prima della stagione delle piogge."
[162].
I personaggi sono due, un ragazzo e un robot; il ragazzo ha all'incirca
la stessa età dei due ragazzi del capitolo precedente (ma vent'anni dopo,
appunto) e non viene mai indicato nè il suo nome, nè la sua provenienza; ad un
tratto parla dei suoi genitori, ma non da nessuna indicazione che possa
individuarli nè spiega il perchè sia solo. Il robot che è con lui, e a cui ad un
certo punto si rivolge chiamandolo proprio Cherubino, è l'unico legame tangibile
con il capitolo precedente, insieme alla presenza di cadaveri con le tracce di
ossificazione del virus.
I due personaggi si trovano in una metropoli piena di grattacieli
totalmente abbandonata e invasa da una natura rigogliosa e dal loro
comportamento si capisce che sono di passaggio. Il tutto appare abbastanza
strano e ingiustificato dopo ciò che veniva rivelato nel primo capitolo: una
metropoli totalmente abbandonata a venti anni dallo scoppio di un'epidemia che
non aveva poi ucciso più della metà della popolazione di sicuro suona come
un'esagerazione.
Nel capitolo 20 years later il ragazzo scopre il cadavere di un
altro ragazzo all'incirca della sua età ucciso di recente e col corpo dilaniato
dai cani; scoprirà che al suo interno, attaccati alle costole, tiene nascosti
alcuni dischetti; farà una copia dei dischetti, li risistemerà al loro posto e
sotterrerà il ragazzo assieme ad una bambola di pezza che ha raccolto nei suoi
vagabondaggi.
Nel capitolo Il mondo crudele, io ragazzo crudele, stufo di
mangiare frutta e vegetali (e larve di insetto) decide di andare a caccia di
animali con risultati deludenti fino a che non trova un grosso uccello vicino al
proprio nido il quale, invece di fuggire, cerca di deviare la sua attenzione su
di se, salvaguardando i piccoli. Il ragazzo riuscirà ad ucciderlo e solo dopo si
accorgerà dei piccoli. Indeciso sul da fare rispetto ai piccoli, uccideli,
adottarli o abbandonarli, deciderà per quest'ultima cosa.
Sono due capitoli di passaggio che servono come introduzione del
personaggio umano alla morte procurata: in un mondo pieno di cadaveri causati
dall'epidemia, il ragazzo è testimone di due morti violente e soprattutto
sperimenta le conseguenze che tali morti possono causare.
Il rapporto con Cherubino rimane sostanzialmente identico a quello nel
capitolo precedente: il robot si presenta come fonte di sapere e di conoscenza
ma senza un pratico collegamento con la realtà. Da notare che nonostante la sua
capacità di 'apprendere'. sostanzialmente, dopo venti anni, ha ancora lo stesso
atteggiamento nei confronti delle domande che la vita quotidiana
prpone.
Un'ultima cosa, questi due capitoli sono molto più 'leggeri' del
precedente (nonostante il tema trattato) e presentano molti spunti provenineti
da siparietti comici e caricaturiali propri della produzione manga (il più
evidente è allorchè, volendo abbattere a fucilate una noce di cocco e non
riuscendoci, il ragazzo afferma: "Se fosse stato un fumetto... avendo fatto
centro sarebbe caduto...").
Capitolo
4: I sentimenti (pagg. 183-212)
Si può dire benissimo che questo sia il capitolo della svolta in quanto
da qui in poi l'opera muta radicalmente e presenta il suo vero
aspetto.
Inizia con il bambino dei due capitoli precedenti prigioniero all'interno
del proprio camper e con un gruppo armato di individui di razze diverse che
frugano dappertutto.
Si tratta di un gruppo di guerriglieri il cui comandante (un individuo di
razza bianca) viene indicato con il termine Colonnello. Ne fanno parte anche un
uomo dall'aspetto andino con degli impianti oculari di nome Wycliffe e un
giovane asiatico, Kenji. All'esterno del camper c'è un quarto componente, Sofia,
una ragazzina cyborg che sta analizzando Cherubino.
La storia non dice come il commando abbia fatto a catturare i due, ma si
viene a sapere che stanno cercando i dati contenuti nei dischetti nascosti nel
corpo del bambino morto incontrato nel secondo capitolo. Si viene anche a sapere
finalmente che il ragazzo fatto prigioniero assieme a Cherubino, che era il
protagonista dei due capitoli precedenti, si chiama Elia ed è il figlio di
Ennoia Ballade e Hana. Elia accompagna il commando nel punto dove ha seppellito
il corpo del bambino e Sofia, vedendo l'umanità con cui ha trattato il cadavere,
lo bacia rivelando che quello era suo figlio. Alla sorpresa di Elia, Wycliffe
spiega che era il suo ottavo figlio e che Sofia in realtà ha 41 anni e quello
che si vede è un corpo che ha assunto di recente. Il commando, che viaggiava in
elicottero e che è stato abbattuto, si impadronisce del camper del ragazzo per
attraversare le Ande prendendo in custodia anche Elia e Cherubino. Wycliffe è
dell'idea che Elia conosca il contenuto dei dischetti nel qual caso il
Colonnello ammette che deve essere ucciso; Sofia, comunque, nell'analisi dei
dati di Cherubino sembra non essere riuscita a scoprire che in realtà Elia ha
fatto una copia dei dischetti che ha nascosto nella testa di Cherubino e, se
anche lo ha scoperto, è intenzionata a non rivelare la cosa.
Questo, come detto, è il capitolo della svolta, quello in cui si fissa il
mondo, i personaggi e l'azione di tutti e tre i volumi successivi: è l'abbandono
del mondo idilliaco dell'eden solitario per un mondo cyberpunk di tipo rurale.
Si abbandona il guscio vuoto della città per addentrarsi nelle lande desolate
del paesaggio andino, in mezzo a costruzioni e ruderi di civiltà
precolombiane.
Anche questo capitolo ha una struttura circolare: inizia con Elia a
terra, prigioniero, che racconta: "Ogni mattina, quando mi sveglio... mi faccio
una tazza di tè e lo gusto... questa mattina no." E termina col ragazzo pronto a
partire e che dice tra se e se: "Comunque domani mattina preparerò il tè per
cinque... con un sorriso pieno almeno li convincerò a non uccidermi
subito."
Elia, che nel secondo e terzo capitolo dimostrava una certa insofferenza
a stare da solo, ha trovato finalmente dei compagni.
Storia completa: Day
Dream
In appendice al primo volume c'è una ministoria completa, quattro pagine
che immettono un elemento di disturbo nella narrazione: ci sono due ragazzine
che parlano e una di loro è vestita da maschio. Nel parlare tra di loro si
chiamano sorellina e quella vestita da maschio si rivolge all'altra usando il
nome Hana. Nell'ultima tavola osservano dall'alto Cherubino e Enoa che stanno
caricando le cose per partire.
L'unica interpretazione che mi viene in mente è che ci troviamo di fronte
ad uno sdoppiamento di personalità di Hana in una componente maschile e in una
femminile.
[ Indietro ]
Watchmen Copyright © di IntercoM Science Fiction Station - (890 letture) |