S - Portavoce della Schiera
Fjjk scoprì quasi subito che l’ultima parte del
percorso richiedeva ai Figli un atteggiamento primordiale. Non se ne parlava di
scendere in posizione eretta: il terreno era troppo scosceso e friabile. Una
volta tolta la leggera tunica rossa e messosi a quattro zampe, constatato che le
ferite ai piedi erano quasi guarite, lo scienziato scoprì in fretta che la
discesa poteva essere molto più agevole. Era come se le sue estremità
diventassero più mobili. Sapeva dove mettere piedi e mani e automaticamente
sceglieva i tratti di cammino più sicuri.
Fu così che lungo gli ultimi duemila lespam si formò
una fila. In testa, sicuro di sé, Fjjk, poi Radswe che, altrettanto
automaticamente, camminava nelle orme del padre, quindi, più staccati, i bipedi
Gudlaj e Haggar. Nonostante le sue gambe muscolose, quest’ultimo sembrava il più
in difficoltà. Fjjk lo sentiva imprecare in quello strano e incomprensibile
dialetto che lo accomunava ai predoni della superficie.
- Hai bisogno di aiuto, Haggar?
- gli chiese da lontano. I Figli erano soliti occuparsi premurosamente di quelli
di loro che si trovavano in difficoltà. Se Haggar avesse avuto una coda,
avrei potuto provare a trascinarlo! pensò Fjjk, ma lasciò subito da parte
anche l’idea di spingere in basso il medico insieme con il figlio Radswe. Haggar
pesava troppo, e le asperità erano davvero eccessive.
- Lascia stare, piccolo, -
rispose con affanno Haggar. - me la devo cavare da solo per forza. Stai
tranquillo, abbiamo percorso sul sedere quasi un migliaio di lespam, adesso la
discesa sta diventando meno ripida. Mi riposerò contro quel costone - e indicò
una grossa roccia a un centinaio di lespam più in basso. - Là dietro potremmo
accamparci, e…
Un raggio color rosso sangue accese a un tratto le
rocce sopra le loro teste, provocando una slavina di detriti che
rischiò di seppellire Gudlaj e Haggar.
- Attenzione! - urlò Fjjk. - Gettatevi a terra!
I due bipedi si appiattirono al suolo come i due Figli
appena in tempo per scorgere, proprio dietro la roccia che Haggar aveva
indicato, una folla di piccole sagome bersagliarli con scariche di… Dolce
Hassa, pensò Fjjk, quelle non sono pistole a fase, ma fulminatori
d’assalto! Cosa ci fa una compagnia di reparti scelti sulla strada del Di Sopra?
L’incertezza durò solo una manciata di istanti, il tempo per sentire una
ben nota voce amplificata elettronicamente.
- Stimato Fjjk, arrenditi adesso
e rendi le cose meno difficili per te e i tuoi sventurati compagni! Pensa alla
tua beneamata Prole. Pensa alla tua Famiglia!
Resxew, araldo di Bavel,
spiccava in lontananza, la tunica gialla aveva una sfumatura dorata, sul petto
una fascia trasversale nera delimitata alle estremità da altre due fasce
trasversali, color rosso e magenta: il simbolo della Trinità dell'Alveare, Seff
tenuto a bada da Homm e Hassa. Resxew si era davvero autoproclamato Portavoce
della Schiera! Adesso tutto era chiaro. Era stato lui a distruggere la slitta
per coprire la fuga di Asfwd, che adesso doveva essere già lontano. Una placca
bianca riluceva sulla gola di Resxew, era il dispositivo che amplificava la sua
voce.
- Onorato
anatomista, - riprese l'ex Araldo con voce che suonava accorata - non pensi a
tuo figlio Radswe? Può ancora prendere il tuo posto, il tuo prestigio e il tuo
onorario. Hai tre mogli e diciotto giovani Proli, Fjjk! E io posso contribuire
ad accrescere la tua cucciolata!
Un altra
raffica di raggi rossi, un’altra valanga di pietre sbriciolate sopra le loro
teste.
- Cosa facciamo,
piccolo? - chiese Haggar.
Bene, adesso sono anche
diventato quello a cui chiedere il da farsi…
Fjjk guardò i suoi compagni.
Ma, che Seff sia maledetto, a questo punto ci vorrebbe un Figlio d’azione!
-
Radswe, tu cosa faresti? - chiese improvvisamente Fjjk.
- Padre, io… io ho già alzato
un’arma contro di te… Perché pensi che potrei essere d’aiuto adesso?.
- Figlio mio, tu sei e rimani la
mia Prole…
- Stimato Fjjk, Radswe non può
che volere un accomodamento con Asfwd e Resxew, e nessuno ci garantisce che poi
non ci uccideranno comunque! - intervenne Gudlaj con voce grave.
- Il kango ha ragione,
piccolo, - disse Haggar, anzi, io credo che dovremmo legarlo di nuovo, questo
delinquente! Potrebbe scapparci in qualsiasi momento!
Come se fosse scattato un
campanello, risuonò di nuovo la voce amplificata di Resxew.
- Radswe, Figlio diletto!
Adesso basta con questa commedia. Finora ho dato per scontato che tu fossi stato
catturato da quei tre fuorilegge, ma non ho più sentito la tua voce! So che sei
vivo e libero. Devi scegliere ora, carriera, rispettabilità e, sì, vita
nella Schiera, oppure la morte insieme a tuo padre e agli altri! Ascolta, o
Prole, il Portavoce della Schiera!
- La morte, padre… - disse piano
Radswe guardando fissa la roccia vicino alla quale si intravedeva la sagoma di
Resxew.
- Figlio mio, tu puoi andartene
quando vuoi… Il tuo futuro non deve essere il nostro… Io disapprovo la tua
condotta nel Di Sopra, ma se io dovessi morire la nostra Famiglia non deve
andarci di mezzo!- - Sto cominciando a stancarmi, Fjjk figlio di Okjieko! -
gridò Resxew - Lascia tuo figlio libero di venirmi incontro!
La raffica di fulminatori sembrò stavolta non finire
mai. I raggi colpirono di nuovo il costone sotto il quale i quattro viaggiatori
si erano riparati e, contemporaneamente, la terra di nessuno che li separava da
Asfwd e i suoi reparti scelti.
- Decidi in fretta, Fjjk, altrimenti verremo a
prendervi, e non faremo differenze fra traditori e vittime! Hai capito anche tu,
stimato Radswe?
- Sia onore a te, Portavoce della Schiera! - disse
all’improvviso Radswe, tirando la testa fuori del suo nascondiglio.
- Ci sta per vendere, piccolo, fai qualcosa! - ringhiò
Haggar.
- Aspetta, lascialo fare almeno per qualche istante! -
rispose ansimando Fjjk.
- Radswe caro! - rispose la voce metallica di Resxew.
- Era tempo di sentire anche te! Ora alzati sulle due zampe, metti le mani sopra
il capo, che io le veda bene, e vieni verso di me. C’è tanto da fare a Bavel. E
io, credimi, sarò per te un padre migliore di quello... stolto che ora si
nasconde dietro di te!
- O onorato Portavoce della Schiera, assomiglia molto
a una cattura quella che mi proponi… - comincià a dire Radswe con voce a un
tratto più sicura.
- Lasciatelo fare! - sussurrò Fjjk - E’ molto bravo in
retorica, può farci capire cosa vuole fare Resxew! E l'Araldo, ve lo garantisco
io, non è un Figlio di grande intelligenza...
- Onorato anatomista, - rispose Gudlaj con lo stesso
tono. - io spero che tu non sbagli…
- Ecco, guarda, o capo della casata Resxew, mi alzo e
metto le mani sulla testa... - riprese Radswe adulando con astuzia la superbia
dell'Araldo. - Ma per ora rimango qui. Sì, perché la mia proposta è un
salvacondotto per mio padre e i suoi compagni. Cosa ha fatto di male Fjjk, da
essere trattato come un delinquente? Erano… migliaia di cicli che i reparti
speciali non venivano utilizzati in questo modo. Mio padre non è un nemico della
Schiera da essere accolto a colpi di fulminatore!
- Radswe… Piccolo Radswe, ti è bastato addirittura
essere prigioniero di Fjjk per rimanere nuovamente irretito dalle sue bugie!
Fjjk è un mitomane, lui e le sue fantasie di una nuova Razza nel Di Sopra!
- Ma di questo, o Portavoce, abbiamo la prova: guarda
questo bipede! - e indicò Haggar, facendogli cenno di alzarsi a sua volta.
Il medico si espose, alzando le braccia in alto in un
curioso quanto tuttavia inequivocabile gesto di resa. Resxew ficcò una mano
nella tasca della tunica e ne trasse un ingranditore d’immagine a forma di
tetraedro. Il Portavoce della Schiera guardò a lungo, piegando più volte la
testa di lato, poi riprese a parlare con voce più bassa di un’ottava.
- Quello che io vedo, Radswe, potrebbe anche essere un
altro brillante trucco di tuo padre… E comunque l’unica cosa importante, a
questo punto, è che tu sei passato dall’altra parte. Che importanza vuoi che
abbia portarmi un fantasioso bipede selvaggio, una probabile mutazione genetica?
Tu sei un Figlio colto, sai che il Di Sopra è inquinato dalle radiazioni! Quando
siamo saliti, lo ricordi, insieme con Asfwd, abbiamo scongiurato ogni contatto
con l’esterno anche per evitare pericolose creature modificate!
- Già, ma c’era anche Swesgu…
- Swesgu non poteva capire…
- Asfwd ha ucciso Swesgu perché vi avrebbe impedito di
chiudere la bocca a mio padre!
- Fantasie, Radswe, fantasie! Tuo padre si è chiuso la
bocca da solo quando ha deciso di disobbedire al regolamento della Gilda
partendo in segreto per un luogo che è tabù! Si è precluso da solo il diritto a
parlare quando ha portato la vergogna e l'eresia all'interno della Schiera.
Spetta solo a Homm e Hassa sapere cosa c’è sul duro carapace di Gē! E nemmeno la
dolce Hassa ora può intercedere in favore di tuo padre. Lui è preda di Seff il
Serpente!
- E allora perché la piastra a Datasentr? Perché il
nostro viaggio?
- Un viaggio che spetta ai Fedeli al Culto Trino, e
che va compiuto con rispetto! Ora basta, Figlio, basta discutere. La tua fedeltà
alla Schiera è in discussione. Da che parte ti collocherai?
- Non hai risposto alla mia domanda, onorato
Portavoce… - disse Radswe. - Perché tu e Asfwd avete levato il vostro artiglio
contro il Primo Sacerdote Swesgu?
- Radswe, Radswe, c’eri anche tu! Swesgu si era
convinto che Asfwd volessi prevaricare il Consiglio degli Anziani, che
intendesse sfruttare il caso di tuo padre per esautorarlo! Quel vecchio non è
mai stato del tutto in sé! E ci avrebbe denunciato, tutti! Saremmo finiti in
trattamento, tu, Asfwd e io. La Schiera, Radswe, merita una guida forte e…
giovane! La Gilda dei Medici può fare molto per la nostra Razza, nel rispetto
della Tradizione, negando l’immobilismo, ed evitando l’eresia!
- Seff il Serpente è entrato in voi! Assassini! - urlò
Radswe. Ormai era chiaro anche a lui che Resxew si era spinto troppo in là. La
retorica non sarebbe servita a nulla.
- Ora sono davvero esasperato, Radswe! - urlò Resxew.
- Nei tempi remoti, prima che esistesse un’unica Schiera, i Figli hanno ucciso i
Figli, ogni qual volta se ne è presentata l’occasione. E questo vale anche ora!
Swesgu era l’ultimo ostacolo tra la Schiera e il suo futuro!
Dolce Hassa, questo è dunque uno
dei Figli che vogliono ereditare Bavel,
pensò Fjjk udendo la voce sempre più stridula del Portavoce della Schiera. Poi
accadde l’irreparabile.
- Portavoce, dentro di te parla
la follia di Seff! - disse a voce alta Radswe.
Perfino da cento lespam di distanza a Fjjk parve di
vedere Resxew impallidire dalla rabbia.
- Ora, lascia che io venga verso di te, vedi, con le
mani sopra la testa. Io mi consegnerò a te - disse Radswe cominciando ad
avanzare. - e tu lascerai mio padre e i suoi compagni liberi di andare dove
vogliono. Pagherò io per entrambi, Resxew, dirò che sono stato io a uccidere
Swesgu, del resto si diceva in giro che io lo detestassi. Tu e Fjjk vi
accorderete per un compromesso…
Brillante Figlio! Se solo ti
ascoltasse, potremmo discutere poi con Asfwd nuove impostazioni scientifiche
per la Gilda, organizzare una nuova spedizione in superficie, e…
Il raggio del fulminatore, sparato da una lunga arma
d’assalto imbracciata dallo stesso Portavoce della Schiera interruppe ogni
ragionamento e anche la vita di Radswe. Il mortale raggio color rosso scuro
raggiunse il giovane Figlio al capo a nemmeno metà del cammino che lo separava
da Resxew. La Prole cadde a terra senza emettere un suono.
- RADSWEEEEE NOOOOOOO!! - urlò Fjjk disperato. Corse
fuori dal suo riparo e si chinò sulla pelliccia del Figlio, cercando di ignorare
l’orrendo odore di bruciato che proveniva dal corpo. Non ci voleva la perizia
dell'anatomista per capire che il fulminatore aveva completamente fuso la
scatola cranica di Radswe.
- Sciocca Prole... - mormorò Resxew rivolto al cadavere
- Credevi davvero che avrei acconsentito ad avere te in Famiglia, un lurido
ipocrita secondo solo a suo padre? Adesso, onorato anatomista capo di Bavel, -
disse gelido Resxew a Fjjk. - vuoi finalmente arrenderti?
Fjjk alzò macchinalmente le zampe sopra la testa e si
incamminò verso la postazione dei miliziani. Gudlaj e Haggar lo imitarono,
procedendo incerti sulle lunghe gambe.
- Bene, bene... - mormorò Resxew figlio di Cwre non
appena il piccolo drappello gli si presentò davanti. - Ecco i mostri e il loro
protettore. Cosa dici, figlio di Okjieko? Devo portarvi di sotto oppure qualcuno
può rimanere qui a fare compagnia a Radswe? - L'ex Araldo indicò con la canna
del fulminatore il cadavere del giovane Figlio.
- Fai quello che devi, Resxew. Non me ne importa più
nulla. - Fjjk sfidò con lo sguardo il massiccio Figlio in tunica dorata. - Tanto
sei il Portavoce della Schiera, adesso, no? Chi metterà mai in discussione le
tue decisioni? Ma forse Asfwd ha ancora questo potere?
- Il corpo della tua Prole giace ai tuoi piedi e io ho
entrambi i miei dentro il tuo giaciglio coniugale... - Resxew sorrise mostrando
le zanne. - Onorato anatomista capo, ti ostini a non capire la tua situazione.
Ma in una cosa non hai torto. Il tuo manto spetta al Capocerimoniere della
Gilda!
Non appena ebbe finito di parlare, Resxew estrasse il
fulminatore dalla sua complicata impugnatura da Figlio e, con un movimento
insospettabilmente agile, ne fece ruotare il calcio sagomato fino a colpire Fjjk
in pieno volto. l'anatomista capo di Bavel stramazzò a terra, tramortito, un
sottile rivolo di sangue ad allungarsi velocemente verso la pozza che si era
formata sotto il corpo straziato di Radswe.
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