Turconi Gianluca - L''''Alveare e dintorni

Titolo: L'Alveare e dintorni
Autore: Gianluca Turconi
Editore: Di Salvo/Divisione TracceDiverse
ISBN: 88-89000-98-8
Mi sono imbattuta in questa antologia per caso. Un amico l'ha acquistata alla recente Fiera del Libro di Torino e me l'ha passata, consigliandomi di leggerla.
Bene, già soltanto il primo racconto lungo che apre la raccolta varrebbe il prezzo dell'intero libro. Se vi chiedete cosa sia l'Alveare del titolo, leggete questo primo brano e ne rimarrete agghiacciati. Tratteggia uno scenario cyberpunk che mette i brividi, nel quale il legame tra pornografia e Internet è portato su un livello in cui sesso, violenza e tecnologia si mischiano in un delirio assoluto che ha però una plausibilità tale da farti sperare che il futuro non si prospetti a quel modo.
Dopo tre pagine del secondo racconto, mi sono fermata a domandarmi se non si trattasse di un’antologia di autori vari, perché il soggetto è pervaso da un umorismo marcato. Proseguendo nella lettura mi sono accorta che invece è proprio una caratteristica di questo autore. E’ veramente eclettico e riesce ad accostare fantascienza dura e cinica a racconti in cui l’elemento fantastico è vissuto con un taglio più rilassante e "digeribile" da più tipologie di lettori.
Comunque, non mi sarei mai azzardata a scrivere questo commento se non mi fossi imbattuta in "Ciò che tutti gli uomini sanno" che è il racconto di chiusura. Non so se sia stato scritto per una persona in particolare, però io, che sono un po’ sentimentale, l’ho trovato toccante in certi passaggi. Non mi chiedete in che modo si possa accostare l’amore eterno con "Due omicidi, magari anche tre..." e un alieno come è descritto nel libro, perché non voglio rovinare la sorpresa a nessuno...
Ho scoperto proprio oggi che l’editore di questo libro lo ha messo in vendita anche on-line in una collana che contiene altri libri legati al fantastico anche se non proprio alla fantascienza:
http://www.letturefantastiche.com/libri.html
Devo però muovere una critica all’editore stesso o allo stampatore, non so bene. Il contenuto del libro è molto buono, ma perché comprimerlo usando un carattere di stampa più piccolo rispetto a quello della prefazione? Va bene che la carta costa e la tendenza di oggi è diminuire le pagine, ma un’impaginazione leggermente più "larga" non avrebbe guastato assolutamente. Non che ami i mattoni da 500 pagine, però...

Aggiunto: May 31st 2005
Recensore: Laura Cortellese
Voto:
Link correlati: Collana che contiene il libro
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Lingua: italian