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WILLIS CONNIE- To say nothing of the dog
To say nothing of the dog è il nuovo romanzo di Connie Willis che si
situa all'interno di quell'universo tracciato da opere di grosso impatto
narrativo come Squadra antincendio, Jack e L'anno del contagio:
il gruppo di storici che ad Oxford usa la macchina del tempo per fare ricerche
nel passato.
Non so se mi sia sfuggito nelle opere precedenti, ma mi sembra che soltanto
qui viene spiegato il perchè la macchina del tempo sia rimasta (contro ogni
logica utilitirasta del nostro modo di vivere) in mano degli studiosi (e non di
qualche forza economica). Il fatto è che non si può portare indietro niente dal
passato, la rete non funziona, il portale non si apre e così si evita quella che
dagli 'storici' viene chiamata un'incongruità e si decreta, però, la totale
inutilità economica di questa grande scoperta.
Bene, nonostante tutto questo, in To say nothing of the dog avviene
un'incongruità, in quanto qualcosa riesce a passare: la Principessa Arjumand, in
procinto di essere affogata viene salvata da una studiosa che per non farsi
scoprire è costretta a portarla con sé nel futuro, per evitare l'incongruità la
principessa deve essere riportata indietro, ma questo causa una serie di
problemi concatenati, che finiscono con l'essere molto diversi da quello che
appaiono...
Sì, perché le cose sono diverse da quello che appaiono.
Per esempio, dopo aver letto questa introduzione, se avete pensato a qualche
storia esotica di personaggi di sangue blu... bè, c'è stato un equivoco.
La Principessa Arjumand altro non è che una tenera e cara gattina che si
aggira con fare sornione per tutto il romanzo nel suo bel mondo vittoriano,
fatto di etichetta precisa e di cattivo gusto.
A dispetto del titolo (sì, comunque c'è anche un cane), Willis non poteva
trovare un animale più appropriato in quanto la Arjumand richiama ben presto
alla mente un altro gatto famoso del mondo della scienza, il gatto di
Schrodinger, che viene usato per spiegare la situazione spazio-temporale che è
venuta a crearsi dopo il viaggio nel futuro della gatta e il suo ritorno:
"Discrepanze? Vuoi dire che il corso della storia inizia ad alterarsi?"
"Non all'inizio. Ma l'incongruità lo fa destabilizzare [...] invece
d'esserci un singolo corso degli eventi fissato inizia una
sovrapposizione di probabilità."
"Come nella scatola di Schrodinger," dissi [...]
"Esattamente," rispose Verity in modo felice. "Il corso degli eventi che
accadranno se l'incongruità sarà corretta o se non lo sarà, esistono
entrambi fianco a fianco. Quando l'auto-correzione è completata
collassano in un corso degli eventi o in un altro. Ma fino a che ciò non
accade, potrebbero esserci delle discrepanze tra gli eventi osservati e
quelli registrati. [...]" (202)
Se con L'anno del contagio, Willis aveva cercato di porsi il problema di
come realizzare materialmente un viaggio nel tempo cercando di risolvere i
problemi pratici che un evento del genere non può non comportare, qui il
problema è molto più grande: il libro, e i personaggi coinvolti, cercano di
rispondere ad una domanda terribilmente semplice: come procede la Storia, quella
con esse maiuscola? E la risposta che viene dal libro è che ci troviamo immersi
in un sistema cotico, in cui ogni evento è connesso con tutti gli altri.
La storia, quella con esse minuscola, invece procede in modo esilarante: il
romanzo, come lascia ampiamente sottintendere il titolo, prende le mosse dal
capolavoro di Jerome K. Jerome Tre uomini in barca (per non parlar del cane)
e per un buon tratto ne segue anche le orme fino ad arrivare anche ad un
incontro sul Tamigi con il suo autore e i suoi due amici (per non parlar del
cane). Leggere il libro di Jerome prima di questo (oltre ad essere una grossa
boccata di umorismo) potrebbe aiutare a capire meglio l'ambiente della storia e
a capire tanti accenni laterali. Ma il punto di riferimento è un altro ed è quel
genere letterario che in Italia viene individuato col termine romanzo giallo:
… di solito trattano di assassini, non di furti, ma si svolgono sempre
in case di campagna come queste ed è stato il maggiordomo, almeno per il
primo centinaio di romanzi. Tutti sono sospettati, ed è stata sempre la
persona che meno ti aspetti, e dopo il primo centinaio il maggiordomo
non lo era più, la persona che meno ti aspetti, voglio dire, così si
sono dovuti rivolgere ad altri criminali inattesi… (205)
E nel romanzo la storia si dipana proprio come un romanzo giallo ben costruito,
pieno di tutti gli indizi per arrivare alla conclusione e pieno di depistaggi
per arrivare con sorpresa a tale conclusione.
Un'ultima osservazione, forse insignificante: è il primo romanzo di Connie
Willis in cui il personaggio principale è un uomo, ed è un uomo credibile.
Aggiunto: May 20th 2005 Recensore: Danilo Santoni Voto: Link correlati: Connie Willis o del quotidiano Hits: 1916 Lingua: italian
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