Frasca, Gabriele, L''oscuro scrutare di Philip K. Dick

"Melusine" n. 54, ed. Meltemi, 2007 20,50 €, 264 pagg.

Altro tassello di questo rinnovato interesse della critica ufficiale per l’opera del grande di Chicago, è un libro davvero molto buono, nel quale, trattando di alcuni fra i principali romanzi dell’Autore, si arrivano a dire cose decisamente molto congrue.
Il linguaggio che vi si usa è, frequentemente, di un livello la fruibilità del quale è decisamente elitaria, universitario, che lo esclude alla comprensione dei più, ma, alla fin fine, scorrevole, con l’inserimento di lunghi brani narrativi dalle opere esaminate. Che sono "The Man in the High Castle", "The Simulacra", "Do Androids Dreams of Electric Sheeps?", "Ubik", "Martian Time-Slip", "The Three Stigmata of Palmer Eldritch", "A Scanner Darkly" e "The Transmigration of Timothy Archer", principalmente, con digressioni in altre.
Ciò che vi si dice viene sempre, più che inquadrato, visto in un’ottica storica, che inserisce l’opera nel contesto dal quale è nata. Decisamente marxista, dunque.
Ciò che si evince, dall’opera di Dick, sono considerazioni molto acute, che, sempre, illuminano l’opera esaminata da sfaccettature che fin’ora, per quanti litri di inchiostro si siano versati dicendone, non erano state dette.
Gabriele Frasca è docente di Letterature Comparate, e il suo dire, di Dick, arriva da tutt’altra direzione, delle considerazioni del fandom o della critica fantascientifica; come abbiamo già cominciato a capire, ormai Dick è entrato in una dimensione diversa, e, penso, sarà sempre più, così.

Aggiunto: March 9th 2008
Recensore: Marcello Bonati
Voto:
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Lingua: italian