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Malzberg Pronzini - Caccia al mostro
(The Running of the Beasts, ’76), "Il giallo Mondadori" n. 1648, ed. Mondadori, ’80 (1000 £, 192 (181) pagg.), traduzione Fenisia Giannini; edizione originale: (G.P. Putnam's: 8,95 $, 319 pagg.), (Fawcett: 1,75 $, 317 pagg.)
È, dunque, questo, uno degli appena due, dei tanti da lui scritti, gialli di Malzberg tradotti qua da noi.
Ed è, innanzitutto, un giallo molto particolare, in quanto non rispetta per nulla gli stilemi classici del genere.
Lo stile che si è scelto lo caratterizza fortemente; brevi capitoletti tramite i quali la narrazione procede di volta in volta dal punto di vista di uno dei protagonisti.
Che sono tanti, e, tutti, con la stessa importanza.
E, il finale, è aperto.
Tutto ciò non può che far pensare che Malzberg, con la collaborazione di Bill Pronzini, abbia voluto portare anche nel giallo un po’ della poetica di un grande della Sf: Philip K. Dick.
Vi è, anche, una neanche tanto velata critica alla società americana: "…l’influenza reciproca tra Bloodstone e questi delitti è, mi pare, l’immagine ridotta ma fedele di quanto avviene oggi in America." (pag. 9).
Ma, basilarmente, lo sfaccettarsi, della realtà, vista attraverso le lenti differentemente deformanti dei vari punti di vista, già di per se va decisamente contro la necessarietà basilare del giallo, che è quella del doversi ripristinare dell’ordine che era stato scardinato dall’accadimento scatenante: "…l’impostazione della vita stessa, dovevano essere riviste ad una luce completamente nuova e inquietante." (pag. 36).
Certo il gioco del disseminare indizi che portano il lettore a sospettare ora dell’uno ora del’altro, dei protagonisti, c’è, ma abbastanza presto si riesce ad individuare quello che, alla fine, sarà il colpevole.
Un poliziotto, che, nel ’68, aveva abusato dei suoi poteri, picchiando quasi a morte il ragazzo di una manifestante che gli aveva fatto saltare la mosca al naso: "…avete paura di voi, dei vostri corpi, del potere dell’amore." (pag. 57).
Il poliziotto buono, quando, alla fine, stà per catturare quello cattivo: "…comprese ad un tratto che l’assassino e il ripristinarsi della verità e dell’ordine erano state le uniche cose a contare fin quasi dall’inizio e che non gli era mai importanto realmente delle vittime, del sangue o del dolore…" (pag. 174).
Ma, il finale, come ho detto, non è affatto quello tipicamente consolatorio ed accomodante del giallo classico, ma, quasi, adotta gli stilemi dell’horror, a cui, direi, è più affine. Del thriller, horror.
"Eravamo tutti pazzi, per un verso o per l’altro, e non lo sapevamo… non sapevamo cosa c’era dentro di noi." (pag. 180), due dei protagonisti che hanno allacciato una relazione proprio durante lo svolgimento dei fatti; il serial killer a cui si è dato la caccia, si era detto, agiva in uno stato di schizofrenia estrema, che lo portava, poi, a non avere nessuna consapevolezza di quanto fatto.
Solo che, il poliziotto buono, poco prima di morire per un’ulcera perforante, ed essersi detto: "La conclusione non lo soddisfaceva e tuttavia doveva credere che confermasse la sua fiducia nel metodo e in un universo ordinato." (pag. 182), arriva, riandando col pensiero agli avvenimenti, a capire che, quello che si era creduto essere il colpevole, non poteva esserlo.
E, proprio come nei migliori horror, quando ormai sembra che "…la verità e l’ordine…" siano stati ripristinati, appunto, lo Squartatore si affaccia, beffardo, ricrogiuolandosi nell’estasi delle future mattanze.
E, quella relazione nata da quei fatti, finisce bruscamente con un titolo di giornale, che annuncia l’uccisione di lei, lui quello che, fino alla rivelazione della verità poi smontata, era stato il sospetto che… sembrava innocente.
Nessuna certezza, non si dà, un finale.
E, il tutto, è scritto in una buona prosa che, prevalentemente, rende molto bene questa piccola comunità di un paesino americano, e segue la vicenda, oltre a quanto detto, in maniera direi diretta, semplice, facendo cioè apparire, i vari personaggi, delle persone vere, delle quali è quindi facile capire i comportamenti.
Aggiunto: August 29th 2007 Recensore: Marcello Bonati Voto: Hits: 1109 Lingua: italian
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