Del Gaudio Alessandro - Aurora d''Inverno

Lugo è un adolescente come tanti a cui piace stare con gli amici e uscire con le ragazze, incapace di provare per la sorella, Suprema Sacerdotessa di un culto in cui non sente di credere, amore e rispetto. Adora le belle macchine e le sfavillanti luci metropolitane. Riesce a realizzare il suo sogno di tornare nella città in cui è nato, la grande e nevralgica Albacoeli, per rivedere la casa paterna e i luoghi dimenticati, ma una sorte incredibile l’attende il giorno del suo arrivo. Un destino da cui rimarrà per sempre segnato, che lo porrà al centro di eventi incomprensibili per lui, a contatto con invincibili eroi e lucertoloni parlanti, scimmie guerriere e entità antiche e potenti, amazzoni e misteriosi viandanti. Tutto sembra normale, niente è come sembra. Chi è la donna che invoca il suo aiuto? Chi il cupo cavaliere che lo aiuta in un mondo soffocato da diaboliche cospirazioni e terribili profezie? Grandi forze stanno per scontrarsi sulla strada verso la Città dell’Inverno

un estratto

In quel momento, da un punto imprecisato del giardino giunse alle sue orecchie un rumore di zoccoli al galoppo. Questo avvenimento singolare convinse Lugo a uscire allo scoperto. Len non badava più a lui ma a una figura ammantata di nero in groppa a un gigantesco sauro. E Len non era l’unica ad ammirarne la nobiltà. Tutto il vicinato era salito fino alla villa e aveva seguito per filo e per segno la follia distruttrice della ragazza scesa dal cielo. Tutti pensavano che fosse un re l’uomo in armatura che si avvicinava a cavallo. Ma nessuno osò appurarlo di persona. Bastò un suo sguardo di fuoco rivolto alla folla per disperderla in un attimo. Poi scese dal destriero e avanzò verso Lugo
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Lugo raggiunse il cugino in casa e prese possesso della sua stanza. No sapeva quanto si sarebbe fermato lì, ma avrebbe dovuto prendere familiarità con essa presto o tardi. Si preparò per andare a dormire e rimase un po’ in compagnia dei suoi pensieri. Rivide suo padre e sua madre, Jeida sempre così falsamente premurosa e Rebeka, la sorella che preferiva considerare morta, la strega. Ancora una volta si sorprese a godere della consapevolezza che non l’avrebbe vista per parecchi mesi, forse per anni. Affiorò un sorriso sulle sue labbra, un’espressione di sollievo. Stava per prendere sonno, quando l’agguantò di nuovo l’immagine di quella donna dai capelli biondi e lo sguardo severo. Non ricordava di averla mai vista prima, ma almeno adesso era riuscito a sentire le sue parole.Mi servi! Tu mi aiuterai! Era l’unica cosa che aveva detto, prima di sparire di nuovo nei meandri della sua mente.

Aggiunto: November 2nd 2006
Recensore: magnetica edizioni
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Lingua: italian