1.
C'era un'auto della polizia parcheggiata
nei pressi della banchina, le luci lampeggianti che si riflettevano sull'acqua
increspata del lago, la radio che mormorava sommessamente di crimini lontani.
La notte stava scendendo ma i funzionari di polizia sulla barca ci vedevano
ancora abbastanza bene per gettare le reti.
Altre auto s'erano immesse lungo la
litoranea, i conducenti che osservavano la barca che tornava, trascinando
il suo strano carico.
2.
Un uomo che pescava in una barchetta
aveva visto il corpo galleggiare nel lago. Sulle prime aveva pensato che
fosse un involto di vecchi vestiti ma poi, quando lo aveva pungolato col
remo, a considerare bene era troppo solido. Poi era affiorato un braccio
e non c'era più nessun dubbio.
La mano alla fine del braccio era
piuttosto insolita, e forse anche terrificante, in quanto aveva solo tre
dita ad artiglio. Ma l'uomo nella barca non aveva notato questo particolare.
Era abbastanza insolito e terrificante per lui scoprire un corpo nel lago,
figuriamoci un alieno morto.
3.
"'Dio" disse l'ufficiale di polizia
allorché rovesciarono il corpo dalla rete e lo girarono sulla schiena.
"Che è successo alla sua faccia?"
"L'acqua può fare cose curios..."
iniziò il suo compagno, e poi represse l'osservazione.
L'acqua può fare cose curiose
a un cadavere, dopo un po', ma non può dargli un occhio in più
nel bel mezzo della fronte, o una proboscide di una quindicina di centimetri
per naso, o fitti viticci ondulati al posto dei capelli che gli spuntano
dalla testa L'acqua non può fare quelle cose.
4.
C'erano delle procedure da seguire
in casi come questo e furono seguite, nonostante le circostanze insolite.
Il coroner del posto esaminò
il corpo e concluse velocemente che l'alieno non era affogato, ma che di
fatto era stato assassinato. Il coroner del posto era solo un dottore di
campagna e c'erano delle considerevoli differenze morfologiche tra il corpo
dell'alieno e i cadaveri che di solito aveva a disposizione, ma non ebbe
grosse difficoltà a stabilire le cause della morte. Aveva visto
abbastanza ferite da proiettile nella sua vita, dopo tutto.
5.
L'alieno assassinato portava un cappotto,
una pesante sciarpa verde brillante, jeans, camicia e biancheria intima,
tutti comprati all'emporio locale alcuni mesi prima, insieme ad un paio
di guanti che non erano stati recuperati dal lago.
Il padrone del negozio, il signor
Mills, ricordava che ad acquistare quegli articoli era stata Lola Briggs.
"Una donna alta, biondo appariscente, appena quarant'anni, direi," disse
alla polizia. "Ogni tanto viene al negozio anche se vive molto più
su, dall'altra parte del lago."
Lola Briggs era sposata a Gus Briggs,
il custode di un complesso di villette per le vacanze.
"Non che le custodisca molto," disse
Mills. "Sono in uno stato mediocre. E Briggs va sempre scomparendo per
settimane o mesi ogni volta, perfino in alta stagione, scappandosene a
bere e a giocare d'azzardo e con donne facili ma soprattutto a bere, lasciandola
ad occuparsi delle cose. E quando è a casa crea ogni tipo di problema,
non c'è un bar in città che lo serva più."
Briggs, apparentemente, era via per
un'altra delle sue piccole escursioni. O, almeno, Mills non lo vedeva da
mesi. Lola Briggs era venuta al negozio da sola per comprare gli indumenti.
Si era chiesto per chi fossero, perché erano troppo piccoli per
star bene a Gus. In seguito lo aveva scoperto.
Se ne stava andando in chiesa una
domenica con sua moglie e li aveva visti assieme, Lola e l'uomo che era
andato a finire che non era un uomo, che gironzolavano per il corso a guardare
le vetrine. Si era accorto subito che non poteva essere Gus. Gus era alto
oltre uno e ottanta, mentre quest'uomo arrivava a malapena alle spalle
di Lola.
L'uomo indossava il cappotto e aveva
la sciarpa avvolta con cura intorno al viso. "Pensai che fosse strano perché
era abbastanza caldo, veramente un caldo fuori stagione per quel periodo
dell'anno," disse Mills. "Quel tipo doveva essere sul punto di soffocare
sotto quella sciarpa, ed è quanto dissi a mia moglie."
"Forse non vuole essere visto con
lei," gli aveva risposto la signora Mills. "Non che gli faccia nessun bene
quando torna Gus. Scoprirà tutto e scoprirà lui, non ti preoccupare.
Aveva un carattere quell'uomo. Ma non si può biasimare la povera
donna. Proprio non si può."
Lui non conosceva allora, naturalmente,
a che punto Lola era stata condotta dal marito errante.
6.
La vicina di Lola Briggs, la vecchia
signora Donnegan, non fu sorpresa.
"Ho pensato che ci fosse qualcosa
di buffo in lui," disse alla polizia. "Il modo in cui portava sempre quella
sciarpa sul viso e il cappello così rincalcato sulla testa, sempre,
non importa che tempo facesse, pretendeva di avere la bronchite. E come
camminava, piuttosto se la squagliava. E non ti guardava mai negli occhi.
E la metà delle volte non ti diceva nemmeno salve e se lo diceva
lo faceva con quella butta voce acuta.
"Naturalmente, Lola aveva avuto sempre
gusti strani per gli uomini, questo è certo. Comunque chi avrebbe
mai pensato che si sarebbe messa con un marziano, o cos'era?"
- La signora Donnegan non aveva visto
Gus Briggs per, oh, sei mesi. Era il periodo più lungo che era stato
via per i suoi vagabondaggi e questa volta, Lola le aveva confidato un
giorno, se ne era andato sul serio. O così aveva creduto. Una bella
liberazione, aveva pensato la signora Donnegan.
L'uomo con la sciarpa era semplicemente
apparso sulla scena un giorno. Il giorno prima non c'era, il giorno dopo
sì. Non aveva un'auto, la stazione dei pullman più vicina
era a una trentina di chilometri e lei non aveva visto fermarsi nessun
taxi, ma un giorno lo vide, che usciva dal cottage del custode con Lola.
Lola lo aveva presentato come un suo
cugino, anche se la signora Donnegan non ci aveva creduto neppure per un
momento.
"Non era il primo, sapete," la signora
Donnegan disse alla polizia.
"Una donna come quella ha certe necessità,
se capite ciò che voglio dire. E quando il gatto non c'è,
e quando non si può fermarlo neppure quando è in casa...
Bene, ne ho visti abbastanza arrivare e partire durante gli anni. Non era
il primo, ma di sicuro era il più strano."
Qualche volta li aveva visti tutti
e due uscire per una passeggiata lungo il lago o per un giro con la macchina
di Lola, ma per la maggior parte sembrava stessero a casa, con le tende
tirate. Lola aveva un sacco di tempo libero, dato che era bassa stagione
e gli appartamenti erano vuoti.
Si era chiesta, naturalmente, che
cosa potessero FARE là dentro. Ed ora, naturalmente, se lo chiedeva
a maggior ragione.
E poi un giorno, circa una settimana
prima, Gus era tornato a casa. Era arrivato con la sua vecchia macchina
scassata ed era entrato in casa. Il giorno dopo Lola aveva un grosso ematoma
sul viso. E dopo tutto questo non aveva più visto l'uomo con la
sciarpa.
Non aveva sentito nessun colpo di
fucile. Ma il suo udito non era al meglio in questi giorni.
7.
"Certo che l'ho fatto," disse Gus.
La polizia gli aveva letto i suoi diritti quando era entrata nel cottage,
ma era molto ubriaco e può essere che non li avesse compresi appieno.
"Certo, avete qualche legge contro l'uccisione dei pervertiti?"
Aveva sparato all'alieno proprio dove
si trovava, sul tappeto del tinello c'era ancora una strana macchia verde
sotto il salvatappeto.
L'alieno non aveva offerto nessuna
resistenza. Più tardi aveva trascinato via il corpo e lo aveva buttato
nel lago. Aveva anche pensato di uccidere Lola, ma aveva deciso di perdonarla,
anche se ancora non poteva decidersi a toccarla.
"Cosa avreste fatto?" Chiedeva Gus.
"Tornate a casa e scoprite vostra moglie accasata con un pervertito alieno.
Cosa avreste fatto?"
Più tardi, dietro consiglio
del suo avvocato, Gus avrebbe ritrattato questa confessione e avrebbe addotto
a pretesto l'autodifesa.
8.
L'alieno non aveva lasciato alcuna
proprietà, nessun aggeggio meccanico, nessun documento. Era arrivato
senza niente, disse Lola alle autorità, comparendo alla porta in
piena notte nudo e verde e umilissimo.
Non fu neppure chiaro se l'alieno
fosse stato intelligente, anche se Lola insisteva che lo era, e molti abitanti
della città riferirono di brevi scambi verbali con lui.
"Parlava soprattutto con la mente,"
disse Lola. "Più tardi gli insegnai alcune parole e lui ne raccolse
altre dalla TV, ma non era molto interessato. Soprattutto ti toccava la
mente, ti ci passava sopra con figure o sentimenti. Fu così che
seppi di non aver paura, quella prima notte quando apparve alla mia porta."
Lola non sapeva come l'alieno fosse
giunto sulla terra.
"Una qualche specie di nave spaziale,
suppongo. Come altro può essere arrivato qua?"
Una ricerca minuziosa dell'area circostante
non riuscì a localizzare nessun mezzo di trasporto. Se l'alieno
era arrivato con una nave spaziale, questa non era più in vista.
Non sapeva, esattamente, da dove venisse
l'alieno.
"Una stella o l'altra," disse. "Me
l'ha mostrata una volta, ma ho dimenticato quale fosse."
Non fu nemmeno capace di recuperare
questa informazione, neppure sotto ipnosi.
Non c'era dubbio, comunque, che l'alieno
fosse proprio un alieno. Uno studio particolareggiato dei suoi organi e
del suo materiale genetico lo confermò appieno.
9.
Le autorità, naturalmente,
furono profondamente preoccupate per il caso. Erano preoccupate dal fatto
che l'alieno poteva essere stata una spia, la punta avanzata di una prossima
invasione aliena, anche se era abbastanza difficile immaginarsi che cosa
l'alieno potesse stare a spiare in quelle zone boscose e selvagge.
Erano preoccupate, pure, dal fatto
che anche se le intenzioni dell'alieno fossero state amichevoli, i suoi
compagni alieni potessero ora tornare ad esigere giustizia per la sua morte.
Naturalmente le autorità interrogarono
a fondo Lola riguardo all'alieno e alla sua natura della sua missione sulla
Terra. Lei non fu, comunque, particolarmente d'aiuto a riguardo.
"A volte avevo l'impressione che si
fosse perso," disse. "Anche se forse era solamente che si SENTIVA come
se si fosse perso, quaggiù", tra noi tutti, gente così strana,
si sentiva come uno straniero perfino riguardo a se stesso. Mi sono sentita
così anch'io, a volte."
Per quanto ne poteva sapere, l'alieno
non aveva fatto nessuno studio sistematico del pianeta e della sua civiltà.
"Non mi ha fatto domande o altro.
A volte gli piaceva andarsene in giro a guardare alle costruzioni e agli
animali e alle cose. Gli piaceva soprattutto guardare le anatre nel lago.
Ma soprattutto preferiva starsene a casa, solo noi due.
"Guardava un po' di TV, principalmente
i quiz, non gli bastavano mai. E a volte i telefilm. Non stava molto sui
telegiornali. E gli piaceva stare sulla stazione che trasmette roba country.
Gli piaceva soprattutto Willie Nelson, mi canticchiava i motivi, a volte
mentre eravamo a letto."
All'alieno piaceva la sua cucina,
anche se risultò che un sacco di cibi gli facevano male. Essenzialmente
mangiava pesce, quello lo mandava giù abbastanza bene. E la diet
Cola, se la faceva dal pacco da sei.
Le veniva quasi da piangere a pensarci,
lui che se ne stava seduto sulla poltrona a tracannare la diet Cola e canticchiando
in quel suo modo buffo "Stardust".
Quella era la sua canzone preferita,
"Stardust", anche se gli piaceva pure "Moonlight in Vermont."
10.
Gli scienziati nominati dalle autorità
per investigare sulla materia vollero conoscere che cosa aveva FATTO Lola
con l'alieno, oltre che passeggiare a lungo e guardare la TV e ascoltare
la musica country. Vollero sapere del versante sessuale della loro relazione,
se mai c'era stato.
Gli scienziati non erano in alcun
modo sicuri sull'identità sessuale dell'alieno, se mai ce ne fosse
stata una. I risultati dell'autopsia in merito ai mezzi di riproduzione
dell'alieno erano stati ambigui, a dir poco, con una fazione che aveva
concluso che era essenzialmente mammifero mentre un'altra aveva trovato
forti caratteristiche ovipare e ancora un'altra parteggiava per la partogenesi.
Più tardi, con uno spirito
investigativo simile anche se con un intento scientifico prettamente minore,
un certo numero di giornali scandalistici avrebbe posto quasi le stesse
domande. Lola era desiderosa di dire tutto ciò che poteva, parlando
gratis nel caso degli scienziati governativi e, al contrario, dietro adeguata
ricompensa nel caso del giornale scandalistico che avrebbe offerto di più.
Ma solo che era così difficile per lei descriverlo.
"Soprattutto canticchiava e scavava
in profondità nella mia mente. Non letteralmente, capiamoci, a malapena
mi toccava con un'unghia, non che mi avrebbe preoccupato, ma con la sua
stessa mente, andando proprio dentro e in profondità. E con uno
strano modo, era veramente sexy, sapete. Più sexy di ogni altro
uomo che abbia mai conosciuto, e ne ho conosciuti un po'.
"Non so come fosse per lui, ma sembrava
che gli piacesse. Da parte mia mi piaceva quella cosa buffa.
"Quando Gus tornò a casa e
ci trovò assieme gli dissi, "tesoro non significa niente". Ma significava,
sapete, significava sul serio.
"Lo misi in guardia su Gus, naturalmente,
su ciò che Gus poteva fargli se fosse tornato, ma non sembrava preoccupato.
E quando Gus entrò non provò a scappare. Se ne stette semplicemente
là e lasciò che gli sparasse. Era come se, dato che non poteva
avermi, non ci fosse nessun altro posto dove desiderasse stare."
11.
Il processo di Gus Briggs arrivò
in Corte Suprema dove all'alieno, con decisione storica, fu riconosciuta
la protezione degli statuti criminali del luogo. Briggs giudicato colpevole
di omicidio di secondo grado e condannato a sette anni di carcere ne scontò
soltanto tre sulla parola.
Lola Briggs divorziò e si trasferì
in Florida, dove comprò un condominio con i proventi della vendita
delle sue memorie. In seguito si risposò con un lattaio a riposo.
Il nuovo marito era quieto e gentile e la rese ragionevolmente felice.
Ma a volte pensava all'alieno e a come aveva scavato dentro di lei. E non
poteva più ascoltare Stardust senza arrivare quasi alle lacrime.
Non si materializzò nessuna
invasione e nessun alieno fu più visto.
12.
L'assassinio dell'alieno e il processo
di Gus Briggs naturalmente suscitarono un grosso interesse pubblico. Commentatori
di spicco a livello nazionale scesero nella cittadina di villeggiatura.
Sottolinearono la futilità di tutto ciò, dell'alieno che
faceva tutta quella strada, attraversando una distanza così vasta
per morire in una squallida disputa domestica in una cittadina sperduta
tra i boschi.
Perché, si chiedevano, l'alieno
non era arrivato a New York, o in qualche altra metropoli, per avere colloqui
intelligenti e significativi con le menti più fini del paese, per
andare ai balletti o all'opera e cenare nei migliori ristoranti?
Perché, invece, aveva scelto
di
baraccarsi con una biondina invecchiata di costumi abbastanza facili, a
guardare le anatre e canticchiare melodie di Willie Nelson e poi farsi
sparare addosso con una scusa stupidissima per un marito?
Perché, perché, perché?
Erano d'accordo sul fatto che fosse
terribilmente futile.
E Lola Briggs, che lo aveva conosciuto
meglio di tutti, che da sola lo aveva conosciuto per quello che era, poteva
dire soltanto, "Forse sapeva quello che faceva."